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Vagando senza sosta dalle colline di Posillipo al lungomare di Mergellina, mescolato alla gente che affolla le strade di Napoli, un uomo spia le vite degli altri. I casi di cui deve occuparsi per conto di un'agenzia investigativa privata gli mettono quotidianamente davanti la materia bruta della miseria umana. Ore passate a camuffarsi, ad appostarsi, a pedinare, solo per scoprire esistenze grette, rovinate dal caso, dalla noia, uomini che maltrattano donne, donne che umiliano uomini, fino all'insopportabile, e il tradimento che si configura spesso come l'unica via di fuga dal presente. È così che il protagonista di questo romanzo d'esordio comincia a pensare di intervenire direttamente in quelle vite che dovrebbe solo indagare, di redimere quanto in realtà sarebbe pagato per mandare a fondo. Foto truccate, rapporti leggermente "ritoccati" le tracce dei tradimenti che scompaiono: uscendo pian piano dal suo ruolo di investigatore, entra nei panni di un insolito accordatore di destini, chiamato a porre rimedio all'insipienza e alla casualità dell'esistenza altrui. Ma questa volontà di modificare il fato degli altri, per saIvarli, lo porterà fino a un punto da cui non è più possibile tornare indietro. Una prosa asciutta, attenta alle sfumature, pervasa da un indefinibile senso di straniamento, per una riflessione delicata e a tratti struggente sull'instabilità del destino umano.